L’itinerario, ad anello, può essere percorso nei due sensi. Da Montepiano in direzione ovest si incontra la Badia di Santa Maria, l’Alpe di Cavarzano, il Monte delle Scalette fino al Tabernacolo di Gavigno, da dove si scende verso il paese, da lì si scende a Peraldaccio, Cavarzano per poi risalire verso Montepiano.
Il tratto sul crinale del Monte delle Scalette è consigliato ai soli cavalieri esperti e in particolari tratti di maggiore difficoltà, è consigliato l’avanzamento“cavallo alla mano”.
La vegetazione è quella tipica dell’Appennino, caratterizzata da faggete, alle quote più elevate, e dalla presenza delsorbo montano, in prossimità dei crinali, mentre sui versanti più esposti a sud si trovano boschi di querce, carpino nero e ginepro comune. A quote inferiori, nei freschi fondovalle, si trovano interessanti lembi di foresta mista di latifoglie con faggio, aceri, carpino bianco, tigli e sorbi. Di grande suggestione sono anche i castagneti da frutto alcuni dei quali con alberi secolari. Dalle praterie sul crinale delle Alpe di Cavarzano e presso il Monte delle Scalette si possono godere ampi scorci panoramici.
Nei numerosi torrenti che si incontrano scorre un’acqua limpida e incontaminata, popolata da rare specie di pesci ed anfibi i grande valore naturalistico.
Fra le emergenze culturali si segnalano, oltre alla Badia di Santa Maria, numerosi edifici colonici, mulini, tabernacoli, chiese.